Reflusso gastroesofageo: verità e falsi miti

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Quante volte abbiamo sentito dire che il reflusso è solo un pò di “bruciore di stomaco”? Eppure, dietro a questa visione si nasconde una condizione ben più articolata. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) non è una banale “scusa per il secondo cuscino” o per evitare l’ultima fetta di pizza a mezzanotte, ma un disturbo complesso con varie manifestazioni, che può davvero far passare notti insonni.

Quando parliamo di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) tendiamo a considerarla come un’unica condizione clinica. Il mito che “tanto basta bere un bicchiere di latte” è da sfatare: la MRGE è un disturbo molto più complesso, con manifestazioni diverse e sfumature importanti. Conoscere queste differenze è fondamentale per sfatare alcuni falsi miti e promuovere un trattamento personalizzato ed efficace.

MRGE: sicuri sia solo un’unica condizione clinica?

La MRGE è una condizione complessa con diverse manifestazioni e un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. Comprende un ampio spettro clinico che va dalla malattia da reflusso non erosiva (NERD) all’esofagite erosiva (EE).1

La NERD, un sottoinsieme significativo della MRGE, è definita da sintomi di reflusso e da un carico anomalo di reflusso senza danni alla mucosa.1

L’ipersensibilità al reflusso (IR) e la pirosi funzionale (PF) sono entità distinte, ma correlate.1 L’IR è caratterizzata da sintomi esofagei senza evidenti disturbi strutturali, infiammatori o motori, può sovrapporsi con la MRGE. La presentazione clinica della PF è caratterizzata dalla presenza del sintomo bruciore di stomaco, la cui frequenza e intensità non differiscono da quelle degli altri fenotipi di MRGE, mentre l’altro sintomo tipico del reflusso, che è il rigurgito, è in genere assente.1

Il caffè fa male o no a chi soffre di MRGE?

I pazienti affetti da MRGE spesso ritengono che il caffè provochi o peggiori i sintomi del reflusso, come il bruciore di stomaco e il rigurgito, portando così a evitare il caffè. Inoltre, la mancanza di Linee Guida definite e standardizzate porta i Medici a raccomandare spesso di limitare il consumo di caffè nei pazienti con MRGE.1 Precedenti ricerche hanno già cercato di identificare un tipo di caffè o un prodotto esistente che abbia meno probabilità di scatenare i sintomi tipici del reflusso nei soggetti sensibili al caffè, senza ottenere risultati significativi.2

La decerazione è una procedura innovativa in cui lo strato ceroso viene rimosso dal caffè non tostato insieme a una piccola quantità di caffeina.2 Il consumo di cialde di caffè decerato comporta una significativa riduzione della frequenza dei sintomi gastrointestinali sia superiori che inferiori.2

Quali abitudini di vita sono realmente corrette nel trattamento della MRGE?

Mangiare lentamente, frequentemente e in quantità ridotte. Prediligere il consumo di fibre nella dieta. Quando si assume la posizione supina e laterale da sdraiati, i sintomi del reflusso notturno aumentano. I sintomi del reflusso notturno possono essere prevenuti reclinando la posizione sul fianco sinistro e sollevando la parte anteriore del letto quando si è supini. Per i soggetti che presentano manifestazioni di reflusso notturno, la posizione della testa del letto deve essere aumentata e il paziente deve assumere la posizione del fianco sinistro.3 Il fumo può essere un potenziale pericolo per la comparsa di manifestazioni di MRGE, a seconda della quantità.3 La perdita di peso è consigliata ai pazienti affetti da MRGE, poiché l’obesità è uno dei principali fattori di rischio.3

Un fattore di rischio cruciale per il peggioramento della MRGE è l’esercizio fisico eccessivamente faticoso. Le manifestazioni del reflusso sono meno specifiche nelle persone che praticano un’attività fisica regolare e lieve-moderata.3

Esiste o meno una relazione tra H. pylori e MRGE?

In letteratura non è stata stabilita una chiara relazione causale tra MRGE e infezione da H. pylori, anche se alcuni documenti sostengono l’insorgenza di esofagite in pazienti in cui l’infezione è stata curata.4 La prevalenza dell’infezione da H.pylori è diminuita in parallelo con una diminuzione dell’ulcera peptica e un aumento dell’esofagite da reflusso.4

La secrezione gastrica è un fattore chiave nello sviluppo della malattia da reflusso. Tuttavia, è indiscusso il ruolo dei batteri nello sviluppo dell’atrofia gastrica, che è il meccanismo più importante che protegge l’esofago dall’eccessiva esposizione all’acido, poiché l’atrofia del corpo gastrico può compromettere la secrezione da parte delle cellule parietali.4

Diversi studi hanno dimostrato una relazione inversa tra l’insorgenza di MRGE e l’infezione da H. pylori, in particolare una maggiore gravità della malattia è documentata in pazienti con sintomi preesistenti. Una marcata risoluzione della dispepsia è stata osservata nei pazienti in cui la terapia di eradicazione ha avuto successo rispetto ai soggetti con infezione persistente.4

L’esofago ipersensibile è sinonimo o no di MRGE?

L’ipersensibilità da reflusso esofageo (IR) è caratterizzata da bruciore di stomaco o dolore toracico senza evidenza di altri disturbi. La diagnosi richiede la presenza di sintomi negli ultimi 3 mesi con insorgenza degli stessi almeno 6 mesi prima della diagnosi e la risposta alla terapia con farmaci antiacidi -come gli inibitori di pompa protonica- non esclude la diagnosi, in quanto la sovrapposizione con altre condizioni è abbastanza comune.1

Recenti dati fisiopatologici e terapeutici suggeriscono la necessità di tornare a includere l’ipersensibilità da reflusso nello spettro della MRGE.5 In effetti, le alterazioni fisiologiche dell’integrità della mucosa esofagea, la presenza di esofagite microscopica e la stretta associazione sintomi-reflusso supportano la convinzione che l’ipersensibilità al reflusso appartenga alla MRGE.5

La MRGE è associata alle malattie atopiche?

È noto che la MRGE sia significativamente associata alle malattie atopiche, in particolare all’asma. Asma e MRGE sono condizioni cliniche che spesso si presentano come comorbidità e questa relazione è stata segnalata per molti anni. Solo recentemente sono emersi dati sull’associazione tra dermatite atopica (DA) e MRGE. Uno studio ha rivelato che la DA non aumenta il rischio di sviluppo di MRGE, ma che la MRGE aumenta il rischio di comparsa di DA.6

Sono state trovate 21 varianti genetiche associate alla MRGE che aumentavano anche il rischio di DA, evidenziando l’esistenza di una complessa interazione genetica tra malattie atopiche e MRGE. Alla luce di questi risultati, è stato proposto che la predisposizione alla DA possa derivare da specifici meccanismi patogenetici manifestati dalla MRGE.6

Altri ricercatori hanno concluso che i pazienti con DA sono a rischio di MRGE da uno studio su un’ampia coorte di gemelli. Esiste una forte evidenza di un’associazione di DA con altri disturbi atopici, come l’asma e la rinite allergica, la cui relazione con la MRGE è relativamente ben definita. Ciò suggerisce una potenziale associazione tra MRGE e DA.6

In conclusione, il reflusso gastroesofageo è una condizione complessa che merita attenzione oltre i luoghi comuni. Conoscere le sue diverse manifestazioni e sfatare i falsi miti è fondamentale per gestirlo al meglio e migliorare la qualità della vita. Affrontarlo con un approccio informato e personalizzato è il primo passo per ottenere risultati efficaci.

  1. Marabotto E, Pasta A, Calabrese F, Ribolsi M, Mari A, Savarino V, Savarino EV. The Clinical Spectrum of Gastroesophageal Reflux Disease: Facts and Fictions. Visc Med. 2024 Oct;40(5):242-249. doi: 10.1159/000536583. Epub 2024 Mar 13. PMID: 39398395; PMCID: PMC11466451.
  2. Polese B, Izzo L, Mancino N, Pesce M, Rurgo S, Tricarico MC, Lombardi S, De Conno B, Sarnelli G, Ritieni A. Effect of Dewaxed Coffee on Gastroesophageal Symptoms in Patients with GERD: A Randomized Pilot Study. Nutrients. 2022 Jun 16;14(12):2510. doi: 10.3390/nu14122510. PMID: 35745239; PMCID: PMC9231412.
  3. Chhabra P, Ingole N. Gastroesophageal Reflux Disease (GERD): Highlighting Diagnosis, Treatment, and Lifestyle Changes. Cureus. 2022 Aug 29;14(8):e28563. doi: 10.7759/cureus.28563. PMID: 36185857; PMCID: PMC9517688.
  4. Scida S, Russo M, Miraglia C, Leandro G, Franzoni L, Meschi T, De’ Angelis GL, Di Mario F. Relationship between Helicobacter pylori infection and GERD. Acta Biomed. 2018 Dec 17;89(8-S):40-43. doi: 10.23750/abm.v89i8-S.7918. PMID: 30561416; PMCID: PMC6502218.
  5. Savarino V, Marabotto E, Zentilin P, Demarzo MG, Pellegatta G, Frazzoni M, De Bortoli N, Tolone S, Giannini EG, Savarino E. Esophageal reflux hypersensitivity: Non-GERD or still GERD? Dig Liver Dis. 2020 Dec;52(12):1413-1420. doi: 10.1016/j.dld.2020.10.003. Epub 2020 Oct 21. PMID: 33097427.
  6. Zysk W, Mesjasz A, Trzeciak M, Horvath A, Plata-Nazar K. Gastrointestinal Comorbidities Associated with Atopic Dermatitis-A Narrative Review. Int J Mol Sci. 2024 Jan 18;25(2):1194. doi: 10.3390/ijms25021194. PMID: 38256267; PMCID: PMC10815992.

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